Homophobia exists and it hurts silently our closest friends and family even if they choose not to say anything about it.
Like many forms of psychological violence and psychic or ideological abuse many people choose to hide it still today and because of the only apparent transparency and evolution of society it seems a problem of the past. As happens with bullying, discrimination happens under unaware eyes undetected too, that’s why we have to step in and be more sensitive when we face almost imperceptible behavioural variations that we can’t connect to any specific life event of the people we care about.
The fight is still on, labels are still heavy as boulders and in Italy as much as all over the world even in the most open-minded places there’s a lot to do.
Today the feeling that everything is fine created a way more subtle way of discriminate, the one that we can call the “but today you have already a lot” discrimination. There’s no “you” or “a lot” in equality there’a only “equals or nothing”.
Step by step without forcing the change, but let’s keep moving to the natural destination of equality and brotherhood were together we’re stronger.
—————– italiano —————–
L’omofobia esiste e colpisce silenziosamente le persone più vicine a noi, anche se scelgono di non dire niente.
Come per molte forme di violenza psichica e abuso psicologico e ideologico molte persone scelgono di nasconderlo e a tuttoggi con l’apparente trasparenza e evoluzione dei costumi sembra che sia un problema del passato.
Allo stesso modo del bullismo, le forme di discriminazione passano spesso senza neanche essere percepite, invece è giusto dare un passo avanti e essere sensibili a quelle a volte quasi impercettibili variazioni di comportamento che spesso non riusciamo a ricondurre a nessun evento di vita specifico delle persone che amiamo.
La lotta è ancora aperta, le etichette pesano ancora come macigni e in Italia così come in molti luoghi del mondo perfino quelli più apparentemente tolleranti vi posso assicurare che ancora ce n’è di lavoro da fare. Oggi giorno la sensazione che già tutto è risolto ha creato una forma di discriminazione ancora più subdola che risponde alla frase “ma adesso avete già tanto”. Non esiste “voi” o “tanto” nel discorso della parità dei diritti, c’è “uguali o niente”.
Passo per passo, senza forzare, ma che il cammino continui verso la sua naturale destinazione di uguaglianza e parità dove l’unione farà la forza di tutti.
—————– Español —————–
La omofobia existe y toca silenciosamente a mucha de tu gente cercana y querida aunque elija no decir nada. Como muchas formas de acoso psicológico y de abuso psíquico o ideológico muchas personas hoy en día todavía eligen esconderlo y vivirlo solas y por la aparente transparencia y evolución de la sociedad parece ya un problema del pasado. De la misma manera del acoso escolar la discriminación pasa a veces desapercibida y eso es razón suficiente para decidir cada uno de nosotros de ser más sensible cuando notamos variaciones casi imperceptibles y que no podemos referir a ningún acontecimiento de boda específico de nuestros amigos y seres queridos.
La batalla sigue adelante, las etiquetas pesan todavía como piedras, y en Italia tanto como en otra parte del mundo que a veces parecen hasta mas tolerantes hay mucho que hacer. Hoy la sensación que todo está bien ha creado una forma aún más sutil de discriminación, la que podemos llamar la discriminación del “pero vosotros ya habéis logrado mucho”. No hay “vosotros” o “mucho” en tema de igualdad, sólo está el “igual o nada”.
Poco a poco, sin forzar demasiado pero hay que seguir caminando en el destino natural de igualdad y hermandad donde juntos somos mas fuertes.
Luca Povoleri