Aver portato un po’ ovunque, in varie lingue, con varie culture, il mio lavoro come terapeuta e maestro (anche se odio questo termine, ma tutto sommato ci sta, ce ne sono di peggiori), mi ha permesso di pulire molto il “set” di conoscenze che apprendi quando studi. Si pensa che i libri e i profesori insegnino tutto, ma è come l’allenamento in palestra di “massa”, quello che danno si prende tutto lo spazio che c’è e diventa tutto “grosso”… non forte, solo grosso. La “forza” si apprende rincorrendo le porte in faccia in più lingue (sanno tutte più o meno uguali però…) e la “definizione” della flessibilità si apprende solo lavorando a contatto con la diversità. Ho lavorato in luoghi pazzescamente diversi… dall’università alle spiagge di Ibiza, con AD di banche multinazionali e con vecchi stregoni viaggiatori sudafricani. Sono stato con monaci buddisti e vecchie signore un tempo con costumi probabilmente definiti “facili” oggi giorno e ho appreso che i loro cuori sono spesso tremendamente simili e veramente splendidi a loro modo. Ho dovuto apprendere e aggirare le barriere linguistiche con il desiderio di avvicinarmi, non di imporre, di apprendere e di ampliare, ma con il rispetto di non andare mai oltre ciò che mi veniva richiesto.
A volte la questione dell’Avventuriero che dicevo un tempo e che purtroppo la gente vedeva quasi come uno che si crede “Indiana Jones”, era proprio il contrario. Era molto più simile all’idea del mendicante che vive alla giornata, ma che esplora, magari un po’ fuori dal mondo, ma mai del sistema, che fa vari lavoretti per mantenersi, che espande il suo orizzonte vivendo in pace con tutti, ma sapendo quando difendere ciò che è giusto.
Questo è ciò che porto ai miei clienti e ai miei pazienti, non posso e forse anche se potessi non vorrei permettermi il grande marketing dei centri “importanti”, quello “cool” che mannaggia come sono bravi a vendere, io apprendo sempre molto da loro, mi piace come creano dal nulla sogni e desideri. Io porto le mie spiagge di Ibiza, quelle dell’after selvaggio con in mente la settimana super detox per recuperare in centri carissimi, porto lo studiolo di legno con vista al palazzo reale intravisto tra le fronde di un albero di strada, porto l’amore per l’essere umano con tutta la bellezza delle emozioni magari negative per alcuni, ma pienamente degne di rispetto per noi come specie. Perchè siamo specie a volte più che speciali. E va bene così. Voglio uomini e donne che abbiano la serenità di vivere con respiri ampi e i pugni serrati saltando per raggiungere quelle stelle così lontane, ma che sentiamo che siamo destinati a non abbandonare mai.
Questa è una mia seduta di meditazione… se volete provarla dal 9 al 14 maggio sono disponibile a Milano nel mio studio di Via Masera 6.
Info: –> info@lucapovoleri.com o +34664354095 (whatsapp)
Link all’evento: https://www.facebook.com/events/156116745060565/
Luca Povoleri