Lottare. I combattimenti retorici su temi importanti. Quante volte nella giovinezza ci siamo trovati in qualche scontro su etiche e morali.
Ma ora sento come se certe conversazioni, specie sulle reti sociali, siano più un’autocelebrazione che un modo per entrare in contatto dialogico con qualcuno. E per evitare di dare la mia attenzione e il mio potere a chi utilizza gli scontri per pubblicizzare certi eventi o alimentare certe energie sfruttando le emozioni facilmente risvegliabili di certi elementi, di solito mi limito a commentarle fuori tempo massimo.
La differita è un’arma potente in mano all’evocatore etico e un potere che richiede un sacrificio importante. Alcune persone posseggono un’innata capacità di resistenza alle emozioni. Il loro nucleo centrale è protetto da una dura barriera di razionalizzazione che scherma il loro cuore dalle fiammate degli evocatori oscuri il cui obiettivo è manipolare le emozioni per nutrire i loro interessi.
Oscurità non è male, realmente, ma un modo di fare un po’ miope, che vede nell’altro una risorsa e non un aspetto di sé. L’evocatore oscuro di solito non veste di nero e non ha il classico fascino del maledetto incompreso, è invece colui che è compreso da tutti e che accetta questa divisione imposta nel cuore del mondo che vede le genti e la gente come aspetti separati contro cui combattere.
Quando le fiamme delle emozioni evocate da questi grandi controllori e maestri dell’Arte si sono spente, non solo cenere rimane sul suolo duro di pietra di chi ormai aspetta un fiammifero per vivere, ma anche calde e rassicuranti braci che brillano tranquille in un equilibrio di dare e ricevere. Sono poche, ma forti, rilassate, costanti, e il loro calore è ciò che alimenta il cambiamento riducendo la distruzione.
La differità quindi è l’antica arte della cucina sulle braci.
(Da “L’Ordine dell’evocatore etico)
Molto bello il testo…
Avevi scritto qualcosa del genere in passato no?
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Eheh in effetti questa era del vecchio blog… ne è passato di tempo, ma volevo portarlo anche in questo blog nuovo! 🙂
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Fai bene, si sente però che origina da un altro tempo, ma forse è perché ti seguo da un po’ che lo noto. Aspetto nuovi testi dell’evocatore allora.
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Grazie Kyle adesso vediamo che sto cercando di migliorare l’inglese ma non voglio neanche dimenticarmi gli amici italiani! 😉
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Molto bello 🙂
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Grazie Elisa sono contento che ti sia piaciuto! 🙂
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Trovo questo atteggiamento maturo e integrato. Il silenzio è un’arma potente solo se trovi l’occasione di far sentire la tua voce nel momento migliore, altrimenti da strategia dialettica si trasforma in impotenza funzionale.
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Mi piace il concetto di impotenza funzionale… hai ragione, se fosse solo silenzio si perderebbe completamente il significato di stare zitti e non si otterrebbe nulla! 🙂
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