Augurio di inizio anno 2017/2018

Ho approfittato della pausa estiva per recuperare un certo livello di silenzio interiore e “social”. Sono capitate molte cose nel mondo durante questo tempo, cose che fanno riflettere, cose terribili con cui abbiamo imparato a convivere a volte fin troppo bene. Nel silenzio si trova una dimensione di distanza dal frastuono emotivo degli eventi, ma  al tempo stesso una profonda vicinanza con le vittime che spesso si dimenticano sotto il protagonismo del risentimento o dello sconforto mostrato su tutti i mezzi pubblici quando è più conveniente farlo.

Viviamo a volte una vita poco sincera. Con noi stessi prima di tutto. Sacrificando il nostro pensiero privato per uno pubblico fatto di sguardi che giudicano da alti spalti, quando l’altezza degli occhi di ogni essere umano è più o meno la stessa.
Quella paura, quell’odio, quella tristezza, sono poteri oscuri e autodistruttivi che non meritano essere nutriti come capita spesso in esplosioni di like e consensi. In questo mondo dove la visibilità è esistenza perfino gli eventi terribili che generano questi climax emotivi contano su di essa per poter perpetrare il proprio messaggio di distruzione.

Quest’anno invece mi piacerebbe rinvigorire il contatto con coloro che a prescindere dalla popolarità del loro pensiero continuano a promuovere un movimento verso la consapevolezza e il principio di realtà aiutando le persone a stare fuori dagli aridi territori estremi del buonismo caramellato e del pessimismo cinico.
A loro, a voi, va la mia dedica di un buon anno e di un nuovo inizio, sapendo che anche di fronte al rumore della moltitudine di coloro che si arrendono a parlare senza sapere, senza umiltà, senza autocontrollo, nel silenzio siete molti di più di quanto crediate. Non chiudetevi nell’ermetismo di un’esistenza schiva o nella protezione del vostro piccolo giardino, riconoscete nell’Altro l’alleato che vi serve, e cambiamo insieme il mondo degli “urlatori” con uno meno scandaloso, ma più umano.

Buon inizio anno.
Luca Povoleri