Belli e brutti, pietre per tutti. Ma con le pietre si può costruire…

Quelle bellissime persone che sorridono sempre su post e riviste ti fanno credere che se ti alimenti in un certo modo, leggi un certo libro, o segui la loro filosofia diventerai magro/a, bello/a e di successo. La realtà è che quelle bellissime persone con quei sorrisi sono schiavi tanto quanto te, intrappolati in emozioni fittizie che sfruttano per mangiare. Altre persone, magari brutte e sgradevoli sono quelle che con sottili catene spingono a sorridere le belle persone, guadagnandoci un sacco e dando a loro solo le briciole.

Quelle brutte persone tristi e incazzate che protestano contro i diritti fondamentali dell’uomo utilizzando come scudo religioni, morali o politiche ti faranno parteggiare per loro o ti faranno arrabbiare. Ma la realtà è che loro, quanto te, sono vittime di una realtà che non conoscono e che le controlla attraverso il desiderio di appartentenza, di contrastare la solitudine e o di dare un senso a una vita che se no non ne avrebbe.

Ogni volta che vedi un’immagine come di una bella donna o un bell’uomo che ti vendono qualcosa, o di un bambino povero di un paese lontano, o di un cucciolo dagli occhi teneri pensa al trucco di un prestigiatore che ti mostra la mano e con l’altra ti illude fregandoti il portafogli. Io ho vissuto ormai molte realtà lavorative di centri di benessere dalle grandi filosofie e desideri di cambiare il mondo che poi vendevano solo bellezza e illusione esteriore.

Ogni volta che vedi qualche estremista dire parole che sono così assurde che risultano quasi incredibili, pensa sempre allo stesso borseggiatore che ti illude con questo e ti ruba il portafogli. E se tu gli dai retta o lo commenti gli dai l’attenzione di cui ha bisogno per continuare la sua opera.

Ogni click che fai per notizie di queste che ti fannno sentire tanto bene di criticare o di appoggiare, ogni commento di sdegno o di supporto, è un euro in meno nel tuo conto in banca, un diritto in più calpestato nella tua vita lavorativa, un significato in meno nel senso tuo personale della vita.

Quindi l’unica scelta rimasta è l’immobilismo assoluto? L’isolamento da un mondo illusorio che in ogni scelta ti ruba qualcosa?

Forse… oppure semplicemente bisogna risvegliare la consapevolezza. Anche tu a volte nel tuo piccolo sei stato l’illusionista/borseggiatore che ha sfruttato qualcosa per rubare ad altri: attenzione, soldi, amore… ci sono tanti modi in cui noi stessi per primi anche senza volerlo (o forse volendolo, ma sottovoce, sussurrandolo per non farci sentire dalla nostra coscienza) illudiamo gli altri per ottenere benefici. E quando parliamo di queste belle persone sorridenti vuote o di quelle brutte persone che protestano contro i diritti dell’essere umano, stiamo cercando di allontanare una parte di noi che non accettiamo, cercando di legarla a una categoria esterna e spesso estrema che ci impedisce identificarci in quelle dinamiche.

Tutti ci sentiamo moderati e ci chiediamo come una persona possa essere così estrema, nel bene o nel male, pensando che noi non lo saremmo mai. Noi  siamo gli eroi dei film della hollywood post 2010, eroi ritirati di fronte a un mondo di estremi, persone speciali con un dono segreto che nessuno possiede. Perché se a rendere speciale una persona è un’unicità rarissima, un’eredità antica o un oggetto speciale, e si condisce con qualche pennellata di dovere civile mascherato da eroicità o dal conformismo dell’anticonformismo per cui tutti meritano di essere salvati perché sotto sotto buoni, nessuno sarà mai speciale.

Perché anche se tutti siamo unici in un certo modo, siamo anche tutti dannatamente uguali.

E perché quello stronzo del capo è uno stronzo e se avessimo poteri lo distruggeremmo e questo ci farebbe stare male con noi stessi non per la morte di un uomo sotto il nostro potere, ma perché saremmo super cattivi invece che super eroi. Per cui preferiamo lasciare agli altri essere belli o estremi, eroi o terroristi. Il peggior modo per essere buoni è esserlo senza sapere cosa significa essere cattivi.

A volte siamo solo persone che si curano e continuano a vegetare in una mondo di illusionisti-borseggiatori che ci derubano. E mentre ce ne lamentiamo, li utilizziamo come scusa per essere noi stessi illusionisti-borseggiatori con chi ci sta vicino. Siamo tremendamente negativi e appesantiamo la vita degli altri con le nostre sfortune, chiediamo molto e non diamo altrettanto, siamo tutti amici e simpatici, ma poi ci parliamo alle spalle e ci tradiamo l’un l’altro per fare un po’ di gossip.
E se tu non sei così allora smetti di leggere perché stai mentendo a te stesso. Stai vedendo in questo post il famoso estremo fuori di te, qualcosa in cui vuoi fingere di non poterti riconoscere, per allontanare il malessere che ci da il fatto che siamo tutti un po’ stronzi, cattivi e terroristi sotto sotto.

La bellezza dell’essere umano è anche nella sua incommensurabile bassezza. Il fatto che possa venire a patti con le proprie leggi morali e etiche. Il fatto che uccida e faccia la guerra. Che violenti e tormenti gli altri. Tra l’altro se così non fosse tu non potresti sentirti bene pensando che tutto sommato sei una buona persona, nascondendo a te stesso quel lato distruttivo che anche tu hai. In questo modo puoi buttarlo sui terroristi, o sui popoli “selvaggi” del terzo mondo, come se quei fratelli che uccidono e stuprano sono diversi da te che scrivi le tue cazzate su un blog o pensi a chi vincerà il prossimo Xfactor. E in questo modo sentendoti in pace, non ti senti in dovere di fare nulla di più e esaurisci il tuo compito “opinando”.

Ebbene il nostro lusso, il nostro blog, il nostro xfactor è coperto dal sangue di quei bambini che tanto commuovono nelle pubblicità progresso e per cui si dà il 5 per mille, è costruito su e da quegli uomini armati che, realtà o finzione attaccano il “civile mondo occidentale” per cause “religiose” divenendo i martiri di alcuni e il capro espiatorio di altri.

E allora meglio non avere iphone, non scrivere su facebook, ed essere contrari al mondo occidentale corrotto. Meglio isolarsi e vivere del proprio orto, ritirandosi e organizzandosi con altri che fuggono da questa ipocrisia del mondo moderno. Perché così pensiamo che se non si fa parte dei massacri del terzo mondo o se meditiamo per la pace, questa si trasformi in realtà per la transustanziazione delll’intenzione positiva che qualche guru/illusionista ci ha insegnato, rubandoci nel portafoglio con amori incondizionali e luce universale scintillanti.

Ma c’è anche una terza strada. Perchè c’è sempre. Tra i rovi e il bosco fitto che trovi di fronte a un bivio tra due strade battute, c’è sempre qualcosa.

Immagina un bivio, a destra una strada, a sinistra un’altra. Ma in mezzo cosa c’é?

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Un cartello, una montagna, un bosco, un fiume, un campo. Certo devi aprirti la strada, scalare, nuotare invece che camminare bellamente tra le due alternative, ma se davvero lo guardi con occhi onesti ogni bivio ha una terza strada che strada non è. Un po’ come la polvere bianca di Pollon.

Questa terza strada è la consapevolezza di sporcarti le mani nel sangue delle grandi marche ringraziando la morte e il dolore su cui i primi mondi vivono e prosperano, guardando onestamente al tuo passato e al tuo presente e alle volte in cui oltre che vittima del sistema anche tu sei e sei stato un carnefice. E ringraziando per quelle anime che danno energia al tuo cellulare o al tuo televisore, utilizzare il loro sacrificio per cambiare qualcosa attorno a te. Smettere di lamentarti, affrontare il tuo capo e venire licenziato, toglierti dai piedi quegli amici che tieni solo per abitudine. Piccole cose per piccoli eroi che non hanno sangue antico, non sono soggetti a profezie di grandezza o sacriificio e non hanno oggetti magici. Piccole persone che se avessero poteri distruggerebbero il loro capo e sfoltirebbero una popolazione perché gli da fastidio. Esseri umani che abbracciano la loro oscurità perché attraverso di essa possono comprendere se stessi e scegliere ciò che vogliono essere.

E allora pregare, ringraziare l’universo non è più per essere buoni, magri e belli amando tutti e nessuno, non è neanche più credere o meno in un dio o un pantheon. Diventa invece un condividere silenziosamente il sacrificio di chi invece non sta godendo anche solo quel piccolo istante di pace in una lunga giornata o una fetta di pizza con gli amici, ma che è presente con la sua sofferenza, sapendo che un giorno potrebbe essere il contrario.

Per cui non si tratta di sospendere il giudizio o stare fermi. Bisogna continuare a protestare per le ingiustizie, agire contro chi usa la violenza per risolvere il proprio malessere interiore, e per questo qualunque cosa tu abbia fatto o stia facendo adesso, compreso commentare il miglior cantante di Xfactor è assolutamente perfetto e non potresti farlo meglio. Già stai facendo tutto quello che in questo momento puoi fare. Stai agendo al meglio delle tue possibilità e devi continuare con questo nella testa.

Solo, però, quando vedi un tuo “avversario” o leggi invece qualcosa che ti fa pensare che hai ragione su un aspetto della tua vita, prendi magari un istante per pensare a quello che pensa lui, o al contrario di quello che pensi tu. Il terrorista che fa esplodere gli altri è davvero cattivo? Non importa che tu creda in versioni ufficiali o in complotti. Anche un complotto, è davvero il peggio che possa succedere se così fosse? E tu cosa fai per essere diverso da uno che prende un’arma e uccide? Le tue parole, i tuoi insulti, la tua maledetta ignavia e pigrizia non possono essere forse tanto efficaci e mortali come una bomba o un proiettile?

Se non intenderai mai perché tu sei uguale a quel terrorista o a quel fanatico religioso, a quello zombie conformista o a quel libertino pronto all’inferno, sarai destinato ad essere involontariamente proprio quello che odi di più. Questa è la legge universale che si trova ovunque, una volta che strappi la maschera, la facciata dipinta di rosa che gli illusionisti/borseggiatori vogliono presentarti come facile fuga dalla realtà: più odi qualcosa, più disprezzi una parte di te che esiste e che anche se non è la più bella per te adesso, ha una sua ragione di esistere.

Quel terrorista, quel fanatico religioso, quello zombie conformista e quel libertino pronto all’inferno sono tutti aspetti indispensabili per l’esistenza di ciascuno. Sono il sacrificio di un essere che sta imparando a vivere e assume la forma più adatta per vivere secondo le sue potenzialità attuali e secondo l’ambiente in cui meglio può svilupparsi. Superamento dei limiti, passione per la vita, rispetto degli altri e apertura all’esperienza soggettiva sono le doppie facce di questi terribili mostri sacri che i nostri tempi hanno creato, e senza i loro opposti non potrebbero esistere.

Il segreto è sapere quale delle tre strade del bivio stai intraprendendo in quel momento e che qualunque opinione tu possa dare questa deve essere valida tanto per te quanto per chi stai considerando. Perché se c’è una cosa che ormai mi è chiaro e che spero si chiaro anche per te in futuro è : che tu e io siamo la stessa cosa.

2 Replies to “Belli e brutti, pietre per tutti. Ma con le pietre si può costruire…”

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