Ormai nevica quando meno te lo aspetti

Oggi ha nevicato anche sulla seconda montagna verso cui mi sono indirizzato quest’ultima settimana nel mio ritiro di solitudine e riflessione. Era da tanto che non vedevo nevicare, ma dopo il rituale valdostano di qualche giorno fa, in cui le montagne risuonavano alte ai rintocchi del mio tamburo, sembra che la nebbia e la neve vogliano accompagnarmi ovunque vada.

A molti non piace la neve. Crea disagi, incidenti, e freddo. Non che la neve sia colpevole di tutto ciò, semmai è semplice spettatrice, ma l’umano smarrito è disposto a tutto pur di scaricare la responsabilità delle proprie azioni su qualcosa di più grande di lui e su cui non ha controllo. E’ comodo…

A me ricorda l’infanzia, la speranza che non ci fosse la scuola. A volte mi faceva venire voglia di andare in montagna, lì dove l’uomo era arrivato fermandosi a metà strada. Era, troppo alta per lui. Lì dove l’espansione della mente veniva accolta dolcemente dai candidi crinali innevati, dalla punta dei maestosi pini sempre rivolta verso il cielo e dall’aria così pulita e fresca in ogni stagione che dava l’ok ai tuoi polmoni di riempirsi di abbondanza e salute.

Dopo tanti anni perfino chi ha una memoria migliore della mia si dimentica di queste cose. Non si perdono per sempre però, solo fino a quando uno stimolo esterno non si impone abbastanza da azzittire le voci inutili delle interferenze moderne e ci permette un minuto di genuino raccoglimento. Io poi che vivo districando interferenze altrui per qualche tempo ho raggiunto una saturazione tale che ormai quei ricordi potevano solo essere annusati nell’insolito vento montano di una giornata di sole milanese (o madrilena perché anche Madrid con la Sierra così vicina presenta qualche possibilità di sentire l’aria di montagna ogni tanto).

Eppure a volte il richiamo della montagna si fa sentire come un peso sul cuore. Una colpa, un peccato, non verso qualcosa o qualcuno, ma verso la mia stessa forma di umanità. Le vette alte, il silenzio, la solitudine mi invocano spesso. Non come forma di isolamento da un mondo sporco, brutto o marcio, ma come espressione più netta della mia necessità di unione con il Tutto, espressa certo ogni giorno con tante persone, serenamente, felicemente, positivamente, ma anche, e mai da sottovalutare, con le mille persone che si nascondono nelle pieghe della mia coscienza.

C’è una folla nella mia mente dove le nube probabilistiche sottostanti agili tratti di personalità si raccolgono esprimendosi, cantando o anche solo vocalizzando a seconda della loro capacità di condensarsi in qualcosa di reale. Le voci di mille inconsci che analizzano, ascoltano, osservano, ma soprattutto imparano. Reti di pensieri che nascono e si sviluppano flessibili, spesso urtati da monoliti goffi e pieni di sé che pensano di essere, che pensano di avere.

Ebbene questa folla ogni tanto si esprime e non lontano alla massa che tanto osanniamo o condanniamo nella vita sociale di ogni giorno, richiede attenzione, richiede affetto, richiede cura e ascolto. Siamo tutti intrappolati in un vascello che permette solo alle nubi più dense delle infinite possibilità del nostro codice genetico di vorticare in eliche di carne e trasformare ciò che può essere più probabilmente in ciò che è. Eppure se solo non ci limitassimo a quello che siamo, se solo potessimo pensare a tutte le variazioni nascoste nelle pieghe della coesione molecolare, nei vortici invisibili delle forze atomiche che uniscono e fondono insieme elementi così diversi e complessi… “Se solo”. O “se anche”.

Ma la neve guarda. Osserva. Accoglie. Delinea. E contemporaneamente sfuma, dissolve, confonde e disorienta. Possiamo darle la forma che vogliamo, e al tempo stesso possiamo perderci in essa, vagare senza una meta con la certezza. Dopo tutto, in mezzo a quei fiocchi tutti diversi non abbiamo più bisogno di pensare alla complessità delle cose. In fondo è solo neve.

«Sopravvivi»  ci dice. Semplice. Chiara. Onesta. Il quando diventa «ora». Il dove diventa «qui». La neve assorbe ogni voce, interiore ed esterna. Mette ordine e pulisce. Predatrice e amante fatale, ma vittima di un destino crudele, una fine rapida, una vitalità fugace.In un attimo di trasformazione torna acqua. Parole al vento, come quelle degli uomini. Con una loro sintassi, una loro semantica, una loro interrelazione, destinate a svanire nell’aria condivisa da miliardi di respiri.

Così la neve mi segue in questa settimana di maggio. Ascolto le sue parole e le lascio scivolare attorno alla mia aura di calore per raggiungere il suolo. E alla fine l’unica cosa che penso è che spero che le mie scarpe estive non mi facciano arrivare a casa con i piedi bagnati.

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Dr. Luca Povoleri De Las Heras
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«Super-Viv(i)ente», Albatros Il Filo, Roma 2020. (Libreria: Italia, España, UK)

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Publicado por Luca Povoleri De Las Heras

"Communication is Beauty and Beauty will save the world." Hi, I'm Luca Povoleri, now Luca Povoleri De Las Heras after the 22th of September 2018 when I married the man I can lawfully call my husband. I'm a trilingual Life Adventurer working as a psychologist, manager, hr consultant, producer and of course coach with my "Optima Vita 360 - Life & Business" a unique coaching system based on my psychology experience translated into a coaching interface that creates a belief-free system world to improve people's life. I am an international published author with my bilingual book "Super-Viv(i)ente", a psychological survival manual considered a "New Voice" for psychological wellbeing in the covid world and to co-create a new #postcovid world. I'm published by Gruppo Albatros Il Filo in Europe and available in the best bookstores of Italy, Spain and UK. I'm Manager and Producer of one of the most amazing Photography Studios in Madrid where I'm in direct contact with the people making the trending topic of the world: celebrities, footballers, Hollywood actors, international singers etc... This part of my experience made me able to see both non-famous and famous different perspectives in life and love and that helps me connecting with people looking for meaning in a, hopefully, real 360* way. My field of expertise is Communication and Human Systems. I look for beauty and ethics in my work: productions, advertising and photography on one side, healing, empowerment and evolution on the other. We are more than we can see, so you can choose to live and die, or to keep living forever through the results of your actions. I think mankind has the need for evolution which is not a sure ending as most people say, it is a choice. In my spiritual search I trained in the old shamanic ways and I translated it to modern people who doesn't need shortcuts and drugs to reach deeper meditation states. I've been collecting my thougths and help people meditating through the Featherless Shaman shape. No feathers, no stories, Pure Experience, Zero Belief. In the meantime I write about holistic health, wellness and lgbt rights while leading empowerment meetings in Milan, Madrid, Ibizia and London as a Motivational Coach since 2010. Let's evolve together with hope and freedom from prejudice.

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